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ARTICOLI aprile 2024

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La capitale dello yoga
 

Un inedito flash mob di yoga all’alba in Piazza del Popolo.
Sarà l’evento unico, nel suo genere, che si svolgerà il 12 maggio, alle 6,30, davanti all’alusfera della Capitale della cultura.
“Lì dove sorgono edifici istituzionali e dove centinaia di cittadini ogni giorno si incontrano, si abbracciano, parlano, passeggiano e mangian, il 12 Maggio faremo una pratica di Yoga per sostenere un grande tema che è quello della parità di genere - commenta Daniela Cecconi, insegnante di Yoga che guiderà l’iniziativa del 12 maggio -. L’idea nasce dalla collaborazione con Percorso Donna, un’associazione presente su Pesaro e provincia fatta di volontarie e volontari che lavorano per contrastare la violenza di genere attraverso la formazione e la sensibilizzazione”.
L’evento, infatti, è inserito all’interno della settimana Festival Percorsi che si terrà in tutta la provincia di Pesaro dall’8 al 12 Maggio e che avrà un caledario ricco di iniziative, mostre e conferenze.
- Daniela, perché portare lo Yoga ad un evento di sensibilizzazione sulla violenza di genere?
“Yoga significa Unione. Quale migliore occasione per essere uniti, uomini e donne, e far sentire la presenza di tutti i cittadini contro la violenza, gli stereotipi e le disuguaglianze?
La pratica sarà fatta in modalità silent, con le cuffie. Ogni praticante sarà dotato di una cuffia da cui sentirà la mia voce che guiderà la pratica e la meditazione finale”.
- Lo Yoga risente di questa disuguaglianza di cui parla Percorso Donna?
“Numerose statistiche confermano che in Italia lo Yoga è praticato dalla stragrande maggioranza di donne.
Secondo queste stesse statistiche lo Yoga viene percepito come una disciplina femminile per differenti fattori culturali e storici. Nella cultura occidentale, lo Yoga è spesso associato all’immagine di una donna snella e flessibile che pratica le pose in modo elegante. Questa rappresentazione può contribuire alla percezione dello Yoga come una pratica più adatta alle donne. Nelle pubblicità, nei media e nelle immagini associate allo Yoga, si possono spesso trovare donne come principali protagonisti. Questo può portare a una percezione errata che lo Yoga sia più rivolto alle donne, mentre gli uomini sono meno rappresentati o addirittura esclusi.
Culturalmente associato al benessere femminile: Nella società italiana, vi è ancora una tendenza a vedere la cura del corpo e della mente come attività più tipicamente femminili. Lo Yoga, con il suo focus sul benessere e l’equilibrio interiore, é associato più strettamente alla sfera femminile del benessere. Nei centri Yoga e nelle classi di Yoga, è spesso più comune trovare una maggioranza di partecipanti donne rispetto agli uomini. Questo può contribuire alla percezione dello Yoga come una pratica più adatta alle donne, poiché gli uomini potrebbero sentirsi intimiditi dalla predominanza femminile. In alcune comunità o cerchie sociali, potrebbe ancora esistere uno stigma culturale attorno agli uomini che praticano lo Yoga, con la convinzione che sia una pratica meno maschile o meno “virile”.
Questo può portare gli uomini a evitare o a essere meno visibili nei corsi di Yoga. La verità è che lo Yoga è una pratica benefica per tutti, indipendentemente dal genere.
Non esistono restrizioni o limiti sulla base del genere quando si tratta di trarre beneficio da questa antica disciplina. Gli uomini possono trarre gli stessi vantaggi fisici, mentali e spirituali dalla pratica dello Yoga quanto le donne. L’intento legato all’evento del 12 Maggio è proprio di smontare la disuguaglianza tanto presente nei centri olistici quanto nel vivere quotidiano”.
- Come fare, quindi, per partecipare all’evento del 12 maggio?
“L’evento sarà completamente gratuito e aperto a tutti. Per prenotarsi sarà sufficiente inquadrare il Qr code (che trovate nella pagina a fianco ndr.) per prenotare la cuffia con cui potrete partecipare, in modalità “silent” alla pratica di yoga insieme agli altri che condivideranno il momento. Insieme, possiamo creare un mondo più amorevole e compassionevole, un passo alla volta, una pratica alla volta, un respiro alla volta.
Segnati nel calendario: Il 12 maggio, io amo. Namaste.”.
(ph. fotopop.it)

(ph. fotopop.it)


2 Sogni e visioni in musica
 

Wunderkammer Orchestra e Università. La sinergia nata nel 2023 tra WKO e l’Ateneo di Urbino si è consolidata nel 2024, coinvolgendo oltre l’ateneo urbinate, anche l’Università Politecnica delle Marche in tre appuntamenti, il 19 Marzo al Teatro Sanzio di Urbino, il 20 Marzo al Teatro Sperimentale di Ancona e il 10 aprile alla Sala della Repubblica del Teatro Rossini di Pesaro: un’iniziativa che risponde a una delle mission principali della WunderKammer Orchestra di Pesaro, portare la musica d’arte fuori dal suo contesto abituale, e che ha riscosso un grande successo presso la popolazione universitaria. “L’auspicio - ha sottolineato Stefano Gottin, presidente della Wunderkammer nel corso della conferenza stampa che si è svolta nella sala Rossa del Comune di Pesaro - è ora quello di promuovere analoghe iniziative presso tutti gli Atenei delle Marche e, perché no, delle regioni limitrofe. Un grande ringraziamento a Comune di Pesaro e ad Amat per il sostegno alle nostre iniziative.”
I primi due appuntamenti del trittico proposto dalla Wko sono stati una prima esecuzione nazionale del monodramma per soprano e ensemble The Tell -Tale Heart del compositore olandese Willem Jeths
Protagonista del terzo appuntamento è stata invece L’histoire du soldat eseguita dal Wunderkammer Youth Ensemble, diretta dal M° Ivan Gambini.



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I suoni degli appennini
 

Grande successo, domenica 7 aprile, per il primo appuntamento del progetto “I suoni degli Appennini”, promosso dalla sezione “Lino Liuti” di Pesaro del Club Alpino italiano, in collaborazione con il Conservatorio di Musica “Gioachino Rossini”.
L’iniziativa prevede l’organizzazione di otto escursioni nei gruppi montuosi della  provincia di Pesaro e Urbino con l’esecuzione di brani di musica classica al termine della camminata. In ogni luogo, infatti, alla fine dell’escursione ci sarà un concerto di allievi, guidati dagli insegnanti del Conservatorio Rossini.
Il concerto sarà funzionale al luogo e all’organizzazione dello spazio disponibile e pertanto si potranno prevedere concerti di piccoli ensemble fino all’orchestra di 20 elementi.
Il primo appuntamento ha visto la partecipazione di ben 82 escursionisti che si sono avventurati alla scoperta del monte Petrano e che, al termine del percorso, hanno potuto ascoltare il concerto eseguito per loro dalla Saxorchestra diretta dal maestro Stefano Venturi.
Musica, natura e paesaggio si incontrano sui “palchi naturali” dell’Appennino umbro-marchigiano.
Ovviamente i concerti saranno effettuati tutti con strumenti acustici ovvero con un suono “ecosostenibile”  in cui  suono e natura si integrano fortemente .
La musica dialoga con il paesaggio, gioca con l’eco, insegue una folata di vento.
L’esigenza di mettere in relazione la natura con il suono, il passaggio dal silenzio al suono, lo sviluppo dell’ascolto in natura, sviluppando una sensibilità all’ascolto di strumenti acustici che si è gradualmente persa, può dare una  risposta al bisogno di riflessione e in qualche modo di “immersione mistica” di cui si sente una diffusa esigenza.
Il progetto è realizzato con il patrocinio/collaborazione del Conservatorio di Musica G. Rossini (conservatoriorossini.it).
Il calendario delle otto  escursioni programmate che è iniziato con il primo appuntamento del 7 aprile si concluderà a settembre, con una interruzione in Luglio e Agosto (i mesi più caldi).
“Il 24 gennaio 2023, nell’evento ufficiale del percorso di avvicinamento a Pesaro 2024 che si è tenuto al Teatro Sperimentale, si è creata una relazione “speciale” con il Conservatorio Rossini - racconta Antonio Mezzino, presidente Sezione CAI di Pesaro “Lino Liuti” durante la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa -. Dopo il mio intervento che ha illustrato le finalità e le attività dell’associazione e l’interesse ad essere co-protagonista  del “viaggio” di Pesaro 2024, sono stato avvicinato da un assistente del Conservatorio Rossini, amante della montagna, che  mi ha posto una domanda: perchè non proviamo a creare insieme al CAI un progetto simile a “I Suoni delle Dolomiti” che si svolge ormai da diversi anni con successo?
L’idea è stata subito accolta. Bisognava trovare le risorse. Mentre stavamo ragionando su come poter realizzare l’idea veniva pubblicato il Bando della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro  che, in occasione della nomina di Pesaro quale “Capitale italiana della Cultura 2024”, metteva a disposizione del territorio € 200.000 per sostenere progetti e manifestazioni culturali ed artistiche ad ampia ricaduta e con esclusiva attenzione alle aree interne della provincia di Pesaro e Urbino.
Si manifestava così la possibilità di realizzare l’idea e, con il determinante apporto del Conservatorio Rossini, abbiamo elaborato il Progetto “I suoni degli Appennini”, che è stato uno dei 19 selezionati su 35 e cofinanziato dalla Fondazione. Sul nostro progetto abbiamo coinvolto anche il CAI centrale, che ha contribuito con un discreto finanziamento, la Riserva Naturale Statale della Gola del Furlo attraverso la Provincia di Pesaro e Urbino che è l’Ente gestore e il Gruppo di Azione Locale (GAL) Montefeltro Sviluppo. Sensibilità personali, idee, volontariato, istituzioni e contesto territoriale favorevole sono stati gli elementi che ci hanno portato a realizzare il nostro sogno”.
Alla conferenza di presentazione del progetto erano presenti, tra gli altri, il Maestro Fabio Masini e Salvatore Giordano, rispettivamente Direttore e Presidente del Conservatorio Rossini di Pesaro, Maurizio Bartoli, direttore della Riserva Naturale Statale Gola del Furlo, Stefano Venturi, coordinatore musicale dell’evento, Giovanni Piccini, artista e autore del manifesto e il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio Marco Cangiotti.
“Seguendo lo slogan di Pesaro 2024 la natura della cultura, noi porteremo la cultura dentro la natura - ha commentato Fabio Masini, direttore del Conservatorio -. In un anno così speciale siamo fieri di tenere a battesimo un progetto così affascinante. Re-inventare i luoghi dove esibirsi può servire a raggiungere un pubblico diverso che non è, magari, quello delle sale da concerto”.

(ph. fotopop.it)


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Villa Marina: nuova luce
 

Pesaro 2024 presenta un nuovo progetto di dossier che arricchisce il calendario dell’anno da Capitale. ‘La pelle sotto. Decolonizzare Villa Marina’ prende forma nella sezione della ‘natura imprevedibile’ della cultura ‘attorno’ ad un luogo molto ‘speciale’: la Colonia di Villa Marina, edificio fascista nel lungomare di Pesaro (città natale degli autori).
Attraverso fotografie, installazioni e parole, il progetto indaga la percezione che i cittadini hanno della colonia di Villa Marina, per riconnettersi a fatti - tra presente e passato - relativi alla questione razziale.
Il taglio del nastro è stato sabato 13 aprile, complice una bella giornata, con l’inaugurazione dell’installazione ‘Bagni di Sole’ a cura di Nicola Perugini e Tommaso Fiscaletti. Sarà visibile fino al 31 dicembre 2024. All’inaugurazione erano presenti: il sindaco Ricci e Daniele Vimini, vicesindaco e assessore alla Bellezza, i curatori Nicola Perugini e Tommaso Fiscaletti, Marco Livi direttore artistico e di produzione per Macula - Cultura Fotografica, Massimo Testa direttore provinciale Inps, Marino Bellucci/Dbm. “L’installazione ‘Bagni di Sole’ rende dignitoso questo spazio ha commentato Ricci -, a cui sono legate tante persone”.

(ph. fotopop.it)


   


 


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