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ARTICOLI dicembre 2024 |
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Pesaro, il Cuore
del Natale
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Pesaro, il Cuore del Natale” si accende con circa 6mila persone in piazza del Popolo, Biancani, Vimini e Frenquellucci: «Un Natale diffuso che non ha lasciato indietro nessuno»
La città si è finalmente riunita in un caloroso e caldo abbraccio che ha dato il via a “Pesaro, il Cuore del Natale”, accendendosi davanti a 5.850 persone presenti in piazza del Popolo per celebrare, insieme, l’inizio delle festività. «Un Natale diffuso che non lascia indietro nessuno – lo ha descritto il sindaco di Pesaro Andrea Biancani, prima di dare il via al grande spettacolo -. Abbiamo scelto di dislocare le attrazioni nelle vie della città: dai mercatini in via Rossini, via San Francesco, via Pedrotti e P.le Collenuccio alla pista di pattinaggio in piazzale Marconi, ma anche il trenino e gli artisti itineranti che passeranno per piazzale Lazzarini, e la fattoria didattica per i più piccoli in piazzale Matteotti. Il Natale a Pesaro è ormai diventato un appuntamento fisso che riunisce tante persone e la cui cerimonia, ogni anno, è resa possibile grazie alla Prefettura e Questura di Pesaro e Urbino, nelle figure di Emanuela Saveria Greco e Francesca Montereali».
Poi, un ringraziamento anche a tutti gli organizzatori e volontari «che con grande spirito di collaborazione hanno realizzato uno spettacolo incredibile – hanno aggiunto il vicesindaco e assessore alla Cultura Daniele Vimini e l’assessora al Decoro Urbano, Francesca Frenquellucci -. Abbiamo creato un connubio perfetto tra musica, arte e innovazione. Un Natale da Capitale italiana della cultura, accompagnato sempre dalla Biosfera – simbolo di Pesaro 2024 – e, da oggi, anche dal “Light On”; uno spettacolo di Video Mapping unico nel suo genere».
Dopo i saluti istituzionali dal rinnovato palco della Biosfera, musica e giochi luminosi hanno guidato i cittadini in un’esperienza a 360°: dai musicisti sotto gli archi di palazzo Ducale, al “Light On”, lo spettacolo di Video Mapping che ha lasciato tutti a bocca aperta sulla facciata del palazzo delle Poste. Ancora la Biosfera con i suoi nuovi contenuti dedicati al Natale che ha fatto accendere l’albero, tempestato da centinaia di lucine, calde e avvolgenti. Poi le voci dei ragazzi del coro del Grillo d’Oro hanno dato il via a “Pesaro, il Cuore del Natale”, accompagnati da una bellissima sorpresa che ha fatto rimanere tutti col naso all’insù. Una nevicata, realizzata in materiale ecosostenibile e biodegradabile.
L’organizzazione si è svolta senza intoppi grazie alla presenza delle forze dell’ordine, i volontari della Protezione Civile e i Volontarx di Pesaro 2024. Ogni entrata all’interno della piazza è stata contata, garantendo la massima sicurezza per gli utenti.
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Candele
a Candelara
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Ottimo il primo week-end di Candele a Candelara. Un inizio secondo tradizione che prelude ad un’edizione, la 21esima, che si conferma nel solco del successo di tutte le altre con un numero sempre crescente di visitatori. Nella giornata di ieri, dopo l’inaugurazione nella mattinata con il sindaco Andrea Biancani e numerose autorità, nell’antico borgo sono arrivati 15 pullman ed oggi almeno una ventina. Una cinquantina invece i camperisti che hanno sostato per la maggior parte nell’area delle 5 Torri. Si stima che tra sabato e oggi siano stati almeno 4mila gli ingressi alla festa. “Le entrate si concentrano quasi tutte nel pomeriggio – dice il direttore artistico, Piergiorgio Pietrelli – in corrispondenza con i due spegnimenti della illuminazione elettrica programmati (alle 17.30 e alle 19) che tra l’altro quest’anno riserva ai visitatori una novità in più. Da anni cerchiamo di convincere turisti e pesaresi ad arrivare a Candelara anche nelle altre ore della giornata anche perché si ha la possibilità di sostare, ammirare, degustare e godere della festa con tutte le sue attrazioni, con maggiore tranquillità”.
Il consiglio degli organizzatori è comunque sempre quello di raggiungere Candelara attraverso il servizio di navette in partenza da e per Pesaro.
Ottimo il successo anche per il trenino con le visite guidate a Villa Berloni, alla Pieve del XII secolo e al Museo del telaio e del ricamo. Un’attrazione che, insieme alle altre organizzate in particolare per i più piccoli, rende la visita a Candelara indimenticabile. “Le entrate si concentrano quasi tutte nel pomeriggio – dice il direttore artistico, Piergiorgio Pietrelli – in corrispondenza con i due spegnimenti della illuminazione elettrica programmati (alle 17.30 e alle 19) che tra l’altro quest’anno riserva ai visitatori una novità in più. Da anni cerchiamo di convincere turisti e pesaresi ad arrivare a Candelara anche nelle altre ore della giornata anche perché si ha la possibilità di sostare, ammirare, degustare e godere della festa con tutte le sue attrazioni, con maggiore tranquillità”.
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Loreno Sguanci
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Loreno Sguanci: sculture e spazio, porta in mostra 14 opere del Maestro che fanno parte della donazione modale fatta dalla famiglia Sguanci al Comune di Pesaro e di fatto, oggi, parte integrante del patrimonio artistico della città.
«È un onore poter presentare questa incredibile mostra che porta, nel cuore della città, alcune delle sculture più significative del Maestro Sguanci; una figura amata, apprezzata e ricordata per il suo valore artistico e sociale», ha annunciato il sindaco Andrea Biancani, durante la conferenza stampa di presentazione dell’esposizione che sarà visitabile – in modo gratuito – da sabato 7 a lunedì 30 dicembre, sotto il loggiato di Palazzo Ducale (Piazza del Popolo). «Un “regalo di Natale” – l’ha definito Biancani – dal valore inestimabile, che sarà disponibile per tutti e che rappresenta la prima delle tre grandi esposizioni organizzate in occasione delle festività», le altre due saranno presentate nei prossimi giorni e includeranno le opere di Giuliano Vangi, Oscar Piattella, Bruno Bruni e Renato Bertini.
«Ho avuto il piacere di conoscere tutta la famiglia di Loreno Sguanci è uno degli artisti più significativi del territorio – ha aggiunto Biancani -; ha saputo mantenere un legame con la città di Pesaro che tanto amava e che lo ha spinto ad impegnarsi anche in ruoli istituzionali ideando, con lungimiranza, il Centro Artivisive Pescheria: un progetto ambizioso, complesso ed innovativo». Poi l’annuncio sulla mostra permanente dedicata al Maestro che «sarà diffusa su tutto il primo piano dell’ex Tribunale, tra gli uffici comunali che abbiamo deciso di predisporre per mettere in atto la razionalizzazione degli affitti, spostando il Museo Nazionale della Bicicletta e Motocicletta al piano terra», una scelta condivisa con il vicesindaco-assessore alla Cultura Daniele Vimini e il Comitato scientifico del Museo.
L’esposizione in pizza del Popolo prevede la collocazione delle sculture lignee che vanno dalla fine degli anni ’70 al 2004 in modo da ripercorrere gli ultimi trent’anni della ricerca estetico-formale di Loreno Sguanci in un luogo prestigioso e frequentato dai cittadini. Le opere mostrandosi come presenze finemente lavorate, esaltano la preziosità dell’intaglio e i totem, introversi e silenziosi, celebrano il tema del rapporto dell’opera d’arte con lo spazio urbano e dell’artista inteso come operatore culturale. Aspetti, questi, centrali nella ricerca artistica dello scultore che già dal 1970 partecipa alle maggiori iniziative in campo artistico dedicate all’arte per la città e all’attuazione delle giuste istanze democratiche di una cultura accessibile a tutti e liberamente fruibile.
«Donare questa mostra temporanea alla città significa riportare in vita il lavoro di nostro padre, enfatizzando la sua personalità che lo ha fatto impegnare a 360° nella vita artistica, sociale, amministrativa e in quella culturale. Ha preso scelte coerenti, con umiltà e con l’obiettivo di creare qualcosa di bello per la sua città, che fosse disponibile a tutti – hanno continuato Maria Stella e Luca Sguanci, figli dell’artista Loreno Sguanci –. L’esposizione che andrà in mostra dal 7 dicembre – ore 18 l’inaugurazione – rappresenta proprio questo messaggio di vicinanza con il cuore della città, piazza del Popolo; in una sorta di laboratorio unico, aperto ed inclusivo. Un’arte democratica che accoglie tutti e che rappresenta al meglio nostro padre Loreno».
All’inaugurazione sarà presente anche il critico d’arte Bruno Ceci che, in anteprima, delinea un quadro chiaro sull’arte di Sguanci: «Abitare poeticamente lo spazio in un movimento che proceda dall’etico all’estetico, per sconfinare nella realtà e nel paesaggio contemporaneo, si è delineata come la responsabilità, se non la possibilità che mancava, a cui la scultura dei nostri anni è stata chiamata, per scompaginare con la qualità dei propri segni, con la profondità di un ritrovato linguaggio, la linearità e l’appiattimento di un tempo saturo dall’overdose visiva dei “cattivi segni”. La lunga, problematica e rara vicenda artistica di Loreno Sguanci si è posta a pieno titolo come una delle presenze che con autentico slancio ha saputo meglio interpretare questo significativo e non rinviabile compito. Tutta la singolare differenza della sua ricerca, protesa ad una personale ridefinizione del concetto di scultura, impegnata a dissolvere i confini tra la sfera dell’arte e la dimensione della vita, è incentrata in una inedita dilatazione ambientale, con una urgente determinazione a porsi in situazione e la vocazione a farsi spazio».
Come pochi altri artisti, questo umile e rigoroso «“artigiano dell’essere” ha saputo avvalorare la propensione del suo inconfondibile lavoro a divenire luogo, allontanando concettualmente l’idea dell’opera come sistema chiuso di segni, massa ripiegata su se stessa distanziata in una pura esibizione visiva – ha precisato Ceci -. È grazie a questa peculiarità se la sua ricerca scultorea ha potuto assumere una inedita consapevolezza dello spazio, onde quest’ultimo ha assunto una concreta connotazione formale, rivelandosi esso stesso elemento sculturale, malleabile, e non anonimo contenitore di volumi. Entro tale contesto, ove si misura tutta l’interna problematica di un operare sempre lucidamente intenzionato e, dall’altra, la sua alta capacità di sorprendere sul filo di una forma ogni possibile coinvolgimento con la realtà e con l’uomo, la scultura può rivendicare la qualità ed il rigore di una scelta, la determinazione e l’urgenza di specificarsi come vibrante produzione d’esperienza».
L’esposizione è organizzata dal Comune di Pesaro – fortemente voluta dal sindaco Andrea Biancani – con la collaborazione della Prefettura di Pesaro e Urbino, Archivio Loreno Sguanci APS, Azobé Odv e Pesaro 2024 – Capitale italiana della cultura.
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